Fare esperienza di Dio nel cuore: unico modo per avvicinarlo
Cuore e mente formano l’insieme dell’uomo: non possiamo escludere uno o l’altra
Gesù le disse: «Maria!». Ella si voltò e gli disse in ebraico: «Rabbunì!» – che significa: «Maestro!». Gesù le disse: «Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma va’ dai miei fratelli e di’ loro: “Salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro”».
Maria di Màgdala andò ad annunciare ai discepoli: «Ho visto il Signore!» e ciò che le aveva detto.
(Dalla liturgia).
Maria di Magdala (o Maddalena) sta davanti al sepolcro di Gesù e piange. Incontra addirittura Gesù, ma non è in grado di riconoscerlo finché Gesù stesso non la chiama per nome. Allora i suoi occhi si aprono, e capisce tutto.
Noi non capiremo nulla di Gesù risorto – e quindi non capiremo nulla di noi stessi, del senso della nostra vita quaggiù e del nostro destino eterno – finché non faremo esperienza diretta di Lui. Fare esperienza di Lui, che è amore, significa amarlo. E possiamo amarlo anzitutto cercando – con il suo aiuto – di fare ciò che ci comanda («chi mi ama osserva i miei comandamenti»). Allora capiremo che conosce il nostro nome, che si prende cura di noi e che ci ama. Allora la nostra vita cambierà aspetto.
Se pensiamo di accostarci a Dio, e in particolare alla resurrezione di Gesù, solo con il ragionamento, faremo una delle esperienze più deludenti della nostra vita.
L’ amore è la pienezza della legge ” Per chi ama come conseguenza gli viene facile vedere e capire le cose così come stanno. L’ amore concede la Grazia di comprendere le cose come stanno cioè con gli occhi di Dio. Io dico al Signore insieme a Sant’ Agostino “Signore mi comandi d’ amare dammi la grazia per poter amare”🙏