L'errore di prospettiva
22 Marzo 2024 By Don Enrico Giovannini

L’errore di prospettiva

Gesù fu accusato di farsi Dio, ma realtà è il contrario: è Dio fatto uomo

Gesù disse loro: «Vi ho fatto vedere molte opere buone da parte del Padre: per quale di esse volete lapidarmi?». Gli risposero i Giudei: «Non ti lapidiamo per un’opera buona, ma per una bestemmia: perché tu, che sei uomo, ti fai Dio» (Dalla liturgia).

Un uomo che si fa Dio oltre che una bestemmia, in termini teologici, è una grottesca e drammatica immaginazione della realtà.
Ma il contrario?
Un Dio che si fa uomo. I Giudei, pronti a lapidare Gesù, stanno sfiorando il dramma della storia; Giovanni lo aveva ben descritto nell’apertura al suo vangelo: “venne tra i suoi e i suoi non l’hanno accolto” (Gv 1,11).
In questo inaspettato capovolgimento del giudizio sta la tenacia dell’amore che porta Gesù alla croce. Non si è mai visto un Dio che si fa uomo; solitamente sono gli uomini a morire (o a far morire) per Dio. Qui invece è Dio che muore per l’uomo.
Questo desiderio di salvezza è iniziato fin dalla creazione del mondo ed è la forza con cui il Padre ci attrae alla comunione con sé.
Hanno ragione i Giudei, è una bestemmia farsi Dio. Ma se è Dio che ti desidera simile a sé? E ti chiama… insistentemente!
Vale la pena mettere da parte la nostra idea di un Dio a nostra misura, a nostra immagine… e accogliere il dono. Sarà il dono a trasformarci a immagine del Donatore.
Sant’Ireneo afferma: «Questo è il motivo per cui il Verbo si è fatto uomo, e il Figlio di Dio, Figlio dell’uomo: perché l’uomo, entrando in comunione con il Verbo e ricevendo così la filiazione divina, diventasse figlio di Dio».